È in grado di rilevare l’ambiente e la navigazione senza intervento umano. Esistono macchine robotiche principalmente come prototipi e sistemi dimostrativi. Gli unici veicoli autonomi approvati sono navette all’aperto per zone pedonali, in commercio dal 2014, che operano a 12,5 miglia all’ora (20,1 km/h), e, dal 2019, dei mini convogli adibiti al raccoglimento di rifiuti in mare aperto.[2]
I veicoli autonomi scandagliano l’ambiente con tecniche come radar, lidar, GNSS, e visione artificiale. Sistemi di controllo avanzati interpretano le informazioni ricevute per individuare percorsi appropriati, ostacoli e segnaletica rilevante.[3] Per definizione, veicoli autonomi sono in grado di aggiornare le proprie mappe in base a input sensoriali, permettendo ai veicoli di tenere traccia della propria posizione anche quando le condizioni cambiano o quando entrano in ambienti inesplorati.
Altri prototipi sono l’auto elettrica Nissan IDS, e il camion Mercedes Future Truck 2025 che a settembre 2013 ha percorso in autonomia 110 km da Mannheim a Pforzheim.